oggi non mi andava di "sprecare" un'altra domenica...
nonostante il bel sole pomeridiano, però, ho deciso di restarmene a casa in ogni caso, proponendomi di combinare qualcosa di produttivo.
e infatti ho prodotto. ho fatto una delle mie magnifiche scatole-regalo personalizzate, e poi ho preso quelle tempere da 2 soldi che mi ritrovavo in casa e un bel foglio a3 per fare un quadro. niente di che, solo un paesaggio stilizzato, ma è bello vedere come certe passioni in realtà non muoiono mai; magari si assopiscono solo per un po'.
avrei avuto altre cosine da fare, tipo pulire il bagno o fare una lavatrice (almeno ho pulito la sabbia del gatto e buttato il vetro!), o cominciare a story-boardare un progettino che ho in mente da un po'... ma ho preferito rilassarmi con qualche film e con l'inizio dell'ennesimo recupero di una serie tv che ho tralasciato per troppo tempo: the office.
il film di oggi (1)
il nuovo film di sam mendes (american beauty, revolutionary road) ha un taglio molto *indie*: attori giovani (tra cui john krasinski di the office, il mio nuovo marito, adorabile con la barba) e volti noti della tv insieme a star affermate del grande schermo, una storia semplice ma molto efficace, raccontata in maniera davvero emozionante. quando una giovane coppia scopre di aspettare una bambina, arriva il momento di decidere dove la cresceranno. un viaggio nei luoghi della loro vita passata, attraverso persone che non riconoscono più, alla ricerca di se stessi e di un posto che possano chiamare "casa". away we go esce venerdì in italia (dopo solo un anno e mezzo di distanza dall'uscita statunitense... facciamo progressi!) col titolo american life (tenetemi o faccio una strage... tenetemi).
il film di oggi (2)
commedia adolescenziale con protagonista la bravissima emma stone. ad affiancarla, oltre ad un mai così bono stanley tucci (no, non sto scherzando), troviamo lisa "phoebe di friends" kudrow, thomas haden church, e un mucchio di gentaglia da telefilm per ragazzini. "parodia modernizzata" de la lettera scarlatta, la trama vede olive fingere di fare sesso con tutti gli sfigati della scuola per dare loro una mano ad essere più apprezzati, mentre anche la sua reputazione subisce dei cambiamenti radicali, finchè non si innamora... (più o meno). non il "classico filmetto", ma qualcosina in più rispetto alla media, pieno di riferimenti ai film di genere degli anni '80, grazie a una sceneggiatura tanto originale e schietta quanto autoironica. arriverà in italia come easy girl ("easy lady" è marchio registrato di ivana spagna, evidentemente...), il 4 marzo.
il film di oggi (3)
leggi "sundance" e pensi a film indipendenti, originali, di qualità... e in un certo senso anche questo paper man rispetta determinati canoni, nonostante certe virate molto drammatiche che francamente non mi aspettavo. jeff daniels (che ha una piccola parte anche in away we go) ed emma stone (sì, ancora lei) sono divisi da due età che normalmente avrebbero un padre e una figlia, ma grazie alle loro similitudini stringono una forte amicizia. lo scrittore fallito e la ragazza interrotta, un plot abbastanza classico trattato però in maniera molto originale, grazie anche all'ausilio dell'effetto-grillo parlante, con una coscienza ben tangibile (il magnifico "captain excellent" di ryan reynolds - per la cronaca, c'è lisa kudrow anche qui, interpreta la moglie di daniels) che tormenta il protagonista. tutto ok fino al finale quando, dopo una scena che mi ha sinceramente turbato, parte uno "spiegone" a dir poco inutile, che esplicita il significato del film quasi snaturandolo. un punto in meno. uscita italiana?
a domani!
p
Due su tre li adoro... anche perchè il terzo (Paper man) non l'ho visto. Aspetto che escano i sottotitoli italiani. Con "Away we go" ho stentato a credere fosse di Mendes. E' un prodotto decisamente indie: la colonna sonora, il plot, gli attori.
RispondiEliminaCon "Easy A", è mancato poco dal leccare lo schermo alla visione di Stanley Tucci. Il bastardo lo sa di essere oggetto del desiderio nella comunità gaia. Infatti, o fa il ruolo dell'omosessuale (Il diavolo veste prada, burlesque) o quello dalla sessualità libera (Easy A) o incerta (Julie and Julia) e io povero 26enne italiano, mi ritrovo a sbavare dietro a un 50enne italo-americano. Tornando al film: potrebbe passare per la classica commediola americana, invece è molto di più e fatta molto meglio, regalando chicche che passeranno alla storia... o quasi.
Ma tu, i film li vedi sottotitolati o hai questo dono divino e non ne necessiti?
- Ossequi -
Miyazawa
Ah, c'è chi come noi odia le traduzioni italiane dei titoli: http://www.listal.com/list/weirdest-title-translations
grazie, nuovo lettore sconosciuto (chi sei? chi sei? chi sei?)! il link l'avevo già adocchiato tempo fa... grasse risate, devo dire! (e sgomento)
RispondiEliminanon è che se uno non ha bisogno dei sottotitoli ha un "dono divino", eh... l'inglese è una lingua che mi piace molto, e in assenza di sottotitoli direi che basta provare a sforzarsi un po' di più (il difficile è iniziare, ma poi diventa una passeggiata... anni e anni di serie televisive insegnano)... oppure recuperare quelli in lingua (di solito inclusi nei file torrent... ehm... come nel caso di easy a).
torna a trovarmi presto, straniero!