parliamo di sally hawkins e john kasinski...
il film di oggi (1)
non mi soffermerò sulla polemica generata in rete per via del titolo-non-titolo, perché sinceramente il film mi è piaciuto talmente tanto che posso sorvolare anche su certe sottigliezze. dagenham, inghilterra, 1968: le donne impiegate nella cucitura degli interni delle automobili ford chiedono alla fabbrica lo stesso trattamento economico degli uomini. è l'inizio di una traversata che - capeggiata dal personaggio della hawkins - le porterà ad affrontare pregiudizi e ostacoli insormontabili, con piccole sconfitte e qualche dolore emotivo, ma che allo stesso tempo le farà entrare nella storia contemporanea (quella che non si studia a scuola, ma quella che secondo me andrebbe approfondita di più). sarà perché amo gli anni '60 e '70, sarà perché a un certo punto citavano david frost (se non avete visto frost/nixon fatelo subito!), o perché per un momento hanno allargato la protesta anche in quel di liverpool (!!!), ma io questo we want sex l'ho veramente amato! oltre alle riprese "fictional", cole usa anche video di repertorio, e nei titoli di coda, ci sono dei brevi interventi delle vere protagoniste degli scioperi decisivi di quel periodo. anche se la regia sembra a tratti sconclusionata e confusa, si esce dal cinema con una bella sensazione addosso, grazie alle canzoni della colonna sonora e ai personaggi ottimamente caratterizzati (sì, nonostante certe "prevedibilità"). applausi.
il film di oggi (2)
proprio ieri parlavo di john krasinski, e dopo essermi documentato un po'... ho recuperato il suo primo e (finora?) unico film da regista (tratto dal libro di david foster wallace), in cui si ritaglia anche un monologo importante sul finale. l'attore di the office è infatti interprete, insieme a decine di altri colleghi del piccolo schermo, di questi 80 minuti di chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere. in che modo gli uomini percepiscono l'emotività e la sessualità femminile? lo scopriamo attraverso la storia di una ragazza che ne intervista tanti, troppi, per una ricerca universitaria: uomini della sua vita, amici, conoscenti, sconosciuti... ognuno con i propri problemi, le proprie stranezze e le proprie argomentazioni. per essere un'opera prima, mi inchino sinceramente davanti ad una regia coraggiosa, che osa, che conosce il mezzo cinematografico da un punto di vista non prettamente commerciale, ma che anzi gioca con tutti gli elementi che ha a disposizione: scene mozzate, dialoghi invertiti, messe in scena teatrali, dialoghi lunghissimi e quasi senza capo nè coda, una costruzione non sequenziale degli avvenimenti. la voglia di rivederlo magari tarderà ad arrivare, ma il bisogno di farlo si farà sempre più urgente. complimenti.
a domani!
p
ps: oggi il blog compie SEI anni! tanti auguri a me!
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