lunedì 29 novembre 1999

source code

cara sally,
visto un paio di giorni fa con giovanni...


il film di martedì
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prendete matrix (poi guardatelo, ma vabbè), avatar, inception, fringe e lost e fate un bel frullato: ecco source code, seconda fatica di duncan jones, figlio di david bowie già regista di moon con sam rockwell, che ancora devo recuperare. il bello e bravo jake gyllenhaal fa parte di un programma segreto dell'esercito, e può rivivere gli ultimi 8 minuti di vita di una persona (all'infinito) per prevenire attentati e cose così (letta in questo modo sembra campata in aria, ma poi ci si raccapezza). il film in sè non è affatto male, peccato che ricordi fin troppa roba recente, nonostante un paio di trovate abbastanza originali: fino a metà ti viene da dire "diiiooo che figata pazzescaaa!", ma poi il tuo amico ti cita l'onnipotente bill murray in ricomincio da capo e tu effettivamente ci ripensi "ok, ma quella era una commedia romantica e questo è un -piccolo?- film di fantascienza!". diciamo bello, con riserva (mi ha appassionato sicuramente più di thor). qualcosa (e diversi 'qualcuno') mi dice che moon sia molto, molto meglio.
ps: rileggendola, più che una recensione, è una serie di paragoni a caso. vabbè, oggi va così.

a presto!

p

3 commenti:

  1. Viene da chiedersi dove sia quindi la "fatica" del regista in questo film...

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  2. ciao tusaichiiosono,
    guarda moon. e poi cedi che questo lo rivaluti.

    l'amico che ti cita bill murray
    baci

    p.s. - vai sul mio blog e commento alla caxxo di cane

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  3. Macchè Bill Murray, 'sto film è un episodio (e uno dei più fiappi) di Tru Calling. Punto.

    Deboroh che splinder non fa loggare

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