porco rosso

cara sally,
giornatina col bimbo da buttare nel cesso, non fosse stato per...

il film di oggi

a soli 18 anni (!) dall'uscita in patria, e grazie all'operazione di recupero della lucky red (che ringraziamo anche per totoro), sbarca finalmente anche nei nostri cinema porco rosso di hayao miyazaki. il "finalmente" assume qui un significato in più, visto che il film è ambientato proprio in italia. siamo negli anni '30, e porco rosso è un ex pilota (e un ex umano) dell'esercito, che ora fa il cacciatore di taglie. la trama del film è abbastanza esile, e infatti si concentra soprattutto sull'analisi dei personaggi, specie quelli femminili (per una volta, il protagonista è un maschietto), gina e fio. l'amore che unisce "marco" alla moglie del suo defunto amico compagno d'armi, e alla ragazza che gli ripara l'aereo, è puro e sincero come tutti i sentimenti descritti nei film di miyazaki, e forse questo è l'unico punto in comune col resto della filmografia ("magia" a parte): alcuni  dei temi tanto cari al mestro sono assenti... la semplicità e l'innocenza dei bambini, l'ecologia e l'attacco al progresso spariscono per narrare una storia semplice, ma anche molto profonda, ben radicata nella realtà (ok, senza trasformazioni - altro elemento che ben caratterizza le opere del regista...); una delle storie meno tipicamente miyazakiane rispetto a titoli legati tra loro come appunto totoro, mononoke e l'ultimo ponyo. a una prima visione mi aveva convinto poco, ma ero anche stanco e mezzo addormentato... ora posso dirlo: sarà il meno "classico", sarà diverso o meno bello, ma in ogni caso viaggiamo (voliamo?) sempre ad altissimi livelli.

a domani!

p

ps: dio benedica i pompini con ingoio!