paolo

cara sally,
qualche ora fa pamela mi ha comunicato il nome del suo futuro bambino.

paolo nascerà tra circa 3 mesi, e stasera ne ho sentito un lieve calcio attraverso il pancione della mia amica, una sensazione indescrivibile.
dicevo, il nome... io di solito non sono uno che sta molto dietro alle tradizioni, o alle credenze, o alle usanze... ma per certe cose mi emoziono senza problemi, essendone anch'io un "portatore sano". il figlio di pamela si chiamerà come il padre di lei, morto quando era ancora piccola. io di secondo nome mi chiamo come mio nonno, che non ho mai conosciuto perché è morto quando mia madre aveva 16 anni. a me questo tipo di eredità in un certo senso commuove (e la capisco maggiormente quando "l'omaggio" è a un defunto, non a qualcuno ancora in vita)... portare il nome di una persona tanto importante, tanto amata, ma che non hai avuto il privilegio di conoscere, è un onore che ti carica di una certa responsabilità emotiva, in senso positivo, intendo. questo semplice gesto, il regalo di un nome, riassume a grandi linee ciò che penso della morte, ovvero che le persone che non ci sono più continuano a vivere attraverso i ricordi, rappresentati perché no anche dal loro nome, uno uguale a tanti altri in mezzo a tanti altri, ma unico per alcuni.

a domani!

p